domenica 30 aprile 2017

SOFISMI E MODELLI EURISTICI SU UNA PRESUNTA REALTA’ DUALE

Estratto da una lettera ad un amico mai riscontrata

Nel corso del nostro incontro ti ho ascoltato con molta attenzione mentre sostenevi, sulla base di una scientifica visione duale della realtà, che necessariamente l’Essere deve “contenere” il positivo ed il negativo insieme, ovvero l’Essere ed il suo contrario Non Essere.
Ti ho ascoltato e non ho potuto obiettare, perché oggettivamente la materia e noi stessi conteniamo cariche di entrambi i segni; ma, anche perché, da ipotesi scientifiche sappiamo,  che l’universo intero potrebbe esistere solo  perché prevale la materia sull’antimateria – anche se di poco – dal momento che, come qualcuno sostiene, per effetto di “una fluttuazione quantistica”, il cosiddetto “vuoto ( mare di Dirac)” ha prodotto il Big-Bang, ovvero la creazione dello spazio-tempo e tutto ciò che esso contiene.
Ciononostante, l’idea duale, che può sembrare “oggettiva”, stona un poco con insegnamenti teologici correnti! Mi sono, poi, imbattuto per caso nel “De Casu Diaboli” di S. Anselmo da cui ho estratto questo pezzo che ti invio, perché mi piacerebbe sentire quali siano le tue obiezioni alla tesi che sostiene.
Ti segnalo che, a mio modo di vedere - seguendo l’ipotesi del Punto Omega  del Prof.  J.F. Tipler  (vedi Fisica dell’Immortalità e Fisica del Cristianesimo dello stesso autore – ediz. Mondadori) come :
Essere =  fine teleologico di ogni onda/particella dell’universo la cui esistenza nello spazio-tempo è modulata dall’Essere stesso -
 l’impostazione di S.Anselmo non sembra affatto erronea. Che ne pensi? A me non sembra un “sofisma”.(Scusa se il pezzo è in inglese – facilmente comprensibile - ma non dispongo di una versione in Italiano).
……………………………………………………….
But if you consider existing things: when they pass to not-being,
God does not cause them not to be. For not only does no other
being exist except by His creating, but also a being cannot at all
remain what it was made except by His conserving. Therefore,
when He ceases to conserve what He has created, then that thing
which existed returns to not-being, not because He causes it not to
be but because He ceases to cause it to be. For when as though angered,
God removes being by destroying something, not-being is
not from Him. But when He reclaims as His own what He had bestowed,
then that thing which was created by Him, and by Him was
being conserved in existence, returns unto not-being, which it had
not from Him but from itself before it was created. For example,
if from someone you reclaim a tunic which you willingly gave for
a while to him, who was naked, he does not have his state of nakedness
from you; but when you reclaim what was yours, the man returns
into the state he was in before having been clothed by you.
Assuredly, just as from the Supreme Good comes only good,
and just as every good is from the Supreme Good, so from the
Supreme Being comes only being, and every being is from the
Supreme Being. Thus, since the Supreme Good is the Supreme
Being, it follows that every good thing is a being and every being
a good thing. Therefore, nothing and not-being are not goods,
even as they are not beings. And so nothing and not-being are not
from Him from whom comes only good and being.
----------------------------------------

Peraltro, dato che lo spazio-tempo è una realtà percorribile e l’antimateria è anch’essa una realtà identificata come “materia che risale il tempo”, ovvero con freccia temporale invertita,  si dovrebbe presumere che il Big-Bang sia lo scontro di due masse, una di materia (più grande) e l’altra di antimateria più piccola, che dopo l’annichilimento totale di quest’ultima e parziale della prima, nonché dopo la relativa emissione di energia (raggi gamma), abbia dato luogo all’universo che conosciamo, e a quello che non conosciamo ancora (non solo perché ce lo esclude il cono di luce). Infatti, per effetti di “simmetria” al Big-Bang – dall’altra parte, per così dire, su un piano spazio temporale bidimensionale, deve opporsi un “Big-Crunch” (insomma Buco Bianco/Buco Nero viaggiano insieme) anche se essendo i raggi di curvatura estremamente ampi ed in continua espansione noi percepiamo l’universo come piatto e composto solo di materia, non riuscendo più a vedere l’energia “annichilita” che si conserva sotto varie forme radiative e non radiative (per es. cinetica in prossimità del Chrunch, etc.). In sostanza c’è una singolarità nell’universo, li dove è avvenuto il Big-Bang, più singolare delle altre, che separa il mondo della materia da quello dell’antimateria, il mondo che si espande da quello che implode (struttura toroidale : la mela sezionata!) e quella singolarità è il Punto Alfa, ma al tempo stesso (dall’altra parte – ovvero dalla parte prospettica del Buco Nero) è il punto Omega da cui tutto nasce e tutto ritorna “per fare nuova ogni cosa” attraverso lo sgretolamento, da un lato, dovuto all’effetto marea gravitazionale e all’emissione di “energia finissima” dall’altro, che superata una certa fase di opacità radiativa condensa poi in materia come la conosciamo. Questa singolarità più singolare delle altre -  a guisa della quale si realizzano localmente nello spazio-tempo altre “singolarità minori” dipendentemente dalla quantità locale di materia/energia (in teoria percepibile nella nostra realtà) ed antimateria/anti-energia  (non percepibile) – è l’unico punto nell’universo che attraverso la struttura della spazio tempo (un reticolo fatto da elementi di dimensione della scala di Planck e dove la propagazione delle sue vibrazioni/deformazioni viaggiano a velocità superluminale essendo la massa coinvolta nulla) è in contatto con ciascun altro punto esistente nello spazio tempo e permea anche gli interstizi subnucleari (membrane di  Bloch senza limiti fisici). Siamo abituati a pensare a questa singolarità del Big Bang in termini “statici”, come ad un fenomeno “contingente” piuttosto che “immanente”. Se fosse vero, invece, come le mie congetture suggeriscono che si tratti di un processo dinamico, quasi-ciclico, si avrà sempre in determinate condizioni e ad una certa distanza spazio-temporale dalla singolarità, dalla nostra parte sensibile, si formeranno mondi abitabili dove si svilupperanno esseri intelligenti capaci di osservare l’universo, comprenderlo ed apprezzarne la maestosità, piegando le ginocchia al pensiero di quel Punto Alfa-Omega che nel corso del processo raccoglie “informazioni” dalla materia che precipita su Esso e riemette, vede tutto e sa tutto essendo in contatto con ogni punto dello spazio-tempo, agendo da Collettore di Conoscenza che può mettere a disposizione di “esseri creati” al  fine di evolverli secondo un Suo piano evolutivo dell’intero universo.

Un simile modello euristico - non so se modellabile matematicamente – non implica un Essere che include il Suo Contrario; semmai glielo pone come “Subordinato” (per effetto di materia > antimateria) mette insieme i tradizionali modelli della Creazione Continua, degli Universi Aperti o Chiusi o Piatti, dà la possibilità di spiegare l’energia oscura e soprattutto, attraverso la coincidenza di Alfa/Omega come centro della Creazione realizza la Coincidentia Oppositorum, e apre immediatamente una sorta di connessione tra ogni possibile spiegazione scientifica e contesti filosofico-teologici. La Singolarità origina e sostiene tutte le cose, le permea in ogni momento e possiede in ogni momento tutta la conoscenza. Il Modello propone un Essere che evolve e supera l’evoluzionismo spenceriano e darwiniano inglobandoli e collocandosi vicino ai punti di vista di Teilhard de Chardin,  sostanzia quel passaggio sequenziale dall’energia alla materia, per trasformarsi attraverso l’evoluzione prima in biosfera e poi in noosfera, fino a giungere a una configurazione cristica che solo lontanamente, se male intesa,  può richiamare impostazioni panteistiche alla maniera di Spinoza o Giordano Bruno.

Nessun commento:

Posta un commento