lunedì 26 settembre 2016

Tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo? Abbiamo tutti ancora molto da imparare!

Tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo? (Giac. 4:12)

L’umiltà ci impedisce di oltrepassare il limite della nostra autorità. Se riconosciamo che non spetta a noi giudicare gli altri, non li criticheremo per i loro sbagli né metteremo in dubbio i loro motivi (Luca 6:37). L’umiltà ci aiuta a non essere ‘troppo giusti’, guardando dall’alto in basso quelli che non hanno le stesse capacità o gli stessi privilegi che abbiamo noi (Eccl. 7:16). Gli anziani umili non si considerano superiori ai loro fratelli. Anzi, un bravo pastore “[considera] che gli altri siano superiori” e si comporta come “il minore” (Filip. 2:3; Luca 9:48). Se siamo davvero modesti di cuore, le nostre parole rifletteranno umiltà (Luca 6:45). Nelle conversazioni eviteremo di concentrarci sui successi e sui privilegi che abbiamo (Prov. 27:2). Al contrario, cercheremo il buono nei fratelli e nelle sorelle, e li loderemo per le loro qualità, le loro capacità e i loro risultati (Prov. 15:23). 

FONTE : Sintesi tratta dal sito web dei Testimoni di Geova.https://www.jw.org/it

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COMMENTO :
Potrebbe trattarsi di una fonte qualsiasi, aldilà di quello che è il Credo professato da ciascuno di noi; ma se badassimo ai contenuti, piuttosto che alle apparenze riconosceremmo che si tratta di Parole di Vita su cui meditare nel tentativo di rendere praticabile una società migliore per noi stessi e quelli che verranno.
Abbiamo tutti ancora molto da imparare!

mercoledì 21 settembre 2016

Pistis Sophia : una "scoperta"

La seguente presentazione dell’Edizione nella Biblioteca Adelphi si trova in rete  ed è reperibile al link

http://www.adelphi.it/libro/9788845914997

Pur non appartenendo alla cosiddetta Biblioteca di Nag Hammadi, vastissimo e celeberrimo corpus di manoscritti trovati nel 1945, Pistis Sophia è uno dei testi fondamentali del pensiero gnostico. Anch’essa di area egizia, scritta nel II secolo, l’opera dispiega infatti un sistema cosmogonico e cosmologico che ha pochi eguali per forza visionaria e complessità teologica. All’apice di questo universo vi è un Dio «ineffabile, infinito, inaccessibile» dal quale emana ogni cosa. Sotto di lui si aprono le tre regioni intermedie: quella del «tesoro della luce», celato dietro tre porte vegliate da nove custodi; quella «di destra», con sei grandi principi incaricati di estrarre la luce dagli eoni delle regioni sottostanti e ricondurla al «tesoro»; e quella «di mezzo», dove la vergine luce giudica le anime degne di risalita e quelle condannate all’eterno tormento. Ancora più in basso, ecco appunto «il mondo degli eoni», il nostro mondo dove si consuma il drammatico scontro tra la materia e la luce, a sua volta comprendente la regione «di sinistra» (con gli arconti), quella «degli uomini» e il caos.
Episodio centrale e precipitato simbolico di questa dimensione tragica dell’Essere è proprio il destino di Pistis Sophia. Collocata nel penultimo gradino del sistema – nel dodicesimo eone –, Sophia è desiderosa di tornare nella luce del Padre. Ma nella sua ingenuità commette l’errore di confondere tale luce suprema con quella dell’arconte più malvagio, l’Arrogante, e così viene da questi trascinata nel tredicesimo e ultimo eone, il punto infimo dell’universo. Per riscattarsi dovrà seguire, come tutti gli uomini, il Cristo, che solo può risvegliare chi è caduto sotto il potere degli arconti, decisi a far dimenticare a ogni creatura la sua origine divina.

COMMENTO

Avvicinandosi ai testi gnostici con sincero spirito di ricerca, occorrerebbe veramente invocare la “comprensione” della Verità  e, in caso di errore, la “correzione” di Colui che “Unico” può concederlo.
Lo scritto può apparire profondamente cristiano, al punto di non comprendere se mai  esso possa essere considerato “eretico”, come è avvenuto per la Gnosi nel corso dei secoli a partire dall’avvento del Cristianesimo, che “spacco” letteralmente il mondo ebraico già naturalmente diviso.
Si ritrovano nel testo i concetti:
  • -           dell’universalità della Salvezza specie nelle parole del Cristo alle incomprensioni di Andrea (vedasi “Perdono e perdonerò”).
  • -          dell’Unità e l’Unicità dell’Ineffabile - nonostante le copiose  membra – e quindi l’Unicità del Corpo Divino.
  • -          dell’Onore a ciascuno secondo l’onore assegnato nell’ambito di un unico corpo con più membra.

La caduta di Sophia, però, appare determinata dall’aspirazione a raggiungere una luce più alta della posizione in cui era stata collocata; in definitiva un’aspirazione che può essere considerata come “mossa dalla superbia”; sentimento che è contrario ai sentimenti di umiltà con cui andava accettata la posizione ad essa assegnata dall’Alto.
Il tentativo di raggiungere quella “Luce” l’ha, invece, portata più in basso, dove è caduta nella trappola degli Arconti e delle loro angherie.
La liberazione avviene, dopo un lungo e sentito pentimento e molte peripezie, ad opera del Primo Mistero, che interviene a portare la Giustizia, intesa come “Ripristino dell’Ordine Iniziale”; ripristino dell'ordine che comunque non avviene immediatamente, ma solo dopo diverse fasi intermedie, in ogni caso condite da contrizione e sincero rammarico, da parte di Sophia, accompagnato a lodi per la Misericordia mostrata nei suoi confronti.

Il tutto si realizza in un contesto di di fortificazione della Fede e nel riconoscimento dei meriti della Divina Misericordia.

martedì 13 settembre 2016

USURA

Da poco sono scomparsi i titoloni su tutti i giornali : 82 miliardi di euro il giro d'affari dell'usura in Italia. Addolora non solo il dato in sé, ma soprattutto sentir dire - come è accaduto in qualche pubblico dibattito - che potrebbero essere le stesse banche sotto "mutate spoglie" a "dirigere l'orchestra" per supplire ad una scarsa redditività degli investimenti dovuta ai bassi tassi di remunerazione del capitale che si registrano già da lungo tempo sui mercati finanziari. Non c'è più da sorprendersi di nulla, nemmeno dell'inedia della magistratura al riguardo, ammesso che il fenomeno vero sia effettivamente quello descritto!
Ma l'usura più pericolosa che si registra è quella dello spirito della gente, che ogni giorno è soggetta ad un bombardamento di notizie, vere o presunte che logorano e approfondiscono il clima di sfiducia, il tutti contro tutti che ne deriva. Ed è in questo clima che teorici e politici, reduci di un tempo che fu, spinti da un cinico realismo, vedono profilarsi all'orizzonte, non solo  per questo Paese, ma per l'intera società umana, due sole alternative : l'adesione ad una "aperta" società globale formalmente democratica, ma sostanzialmente illiberale (in cui i diritti sono solo "teoria") o in alternativa divenire preda di forze "occulte" e autocratiche assimilabili a regimi nazi-fascisti del passato.
LIBERA NOS A MALO!

giovedì 8 settembre 2016

ZEITGEIST : "POTERE ATTRAVERSO LA PAURA" - A chi può far comodo un Mondo divenuto così?

Dopo un'intera esistenza coltivata nella visione e nella concreta aspettativa di un Mondo ragionevole e clemente per tutti, che alla lunga avrebbe liberato l'uomo dalle sue "catene", è cambiato qualcosa "in profondità" e siamo piombati nell'epoca presente, dove lo Spirito del Tempo sembra suggerire un "Potere attraverso la Paura".
La disoccupazione ed il precariato dilagante costringono in povertà intere famiglie che in assenza di sussidi vivono di carità, mentre i diseredati del mondo, sradicati dalla loro terra e dal loro ambiente, corrono a reclamare quel pezzo di vita che ritengono sia stato loro rubato dalla guerra, dalla discriminazione e dalle economie rapaci, dalla mancanza di opportunità e dalle circostanze.
Le Chiese e le città d'Europa sono divenute presidi militari. L'insicurezza, se non la paura domina nell'animo della gente comune. La Verità è distorta dall'interesse di parte anche nelle istituzioni più insospettabili. L'immagine e il "Sogno" sono divenuti prevalenti rispetto ai contenuti e alla realtà che viviamo.
La fiducia nei confronti della gente, delle istituzioni e del futuro è ai minimi termini e "cleptocrazia" e "arrivismo" sono divenuti così pervasivi da assurgere a fenomeni sociologicamente investigabili.
C'è chi riferisce come lo spirito del tempo indichi la monetizzazione di ogni cosa, visto che ormai si comprano  non soltanto più semplici prodotti o servizi, ma addirittura (voci che corrono!) una posizione sociale o dirigenziale, un posto di lavoro sicuro o un seggio in parlamento e tutto ciò nell'ambito di una distorta nozione di "servizio", per di più reso spesso a chi non ne ha merito e capacità, ammesso che in una visione in cui "tutto ci è stato donato" i meriti e le capacità abbiano ancora un valore.
Non è una visione apocalittica della nostra società, bensì fatti che si colgono vivendo dentro questo Mondo, dove tali comportamenti sono giustamente criticati, salvo non esitare poi a farvi ricorso - sospinti dal proprio "bisogno" - non appena quegli stessi comportamenti sono riscoperti funzionali al proprio interesse contingente. Fuggendo la propria auto-immolazione, sembra non possa esistere altra alternativa che tentare il "carpe diem", cercando di "sopravvivere al meglio" nel proprio ambiente e nelle proprie date condizioni. Ma a chi può far comodo un Mondo divenuto così? E soprattutto : un Mondo così può essere raddrizzato semplicemente dall'intervento umano?
Abbiamo solo la Speranza dalla nostra parte, e speranza nella Speranza: che non giunga  il primo squillo di tromba e non inizino a dischiudersi i setti Sigilli della Fine dei Tempi.